giovedì 31 dicembre 2009

duemiladieci

buon capodanno. se davvero e' buono. punti di vista mi direbbe qualcuno che mi piace tanto. duemiladieci. duemiladieci volte la mia vita e' cambiata, forse di piu'. non e' bastato il vestito nuovo a rendere nuovi tutti i pensieri. non e' bastato. questo capodanno, come lo scorso, lo dedico a te. questo non dovrai dividerlo con nessun altro. com'e' diverso. com'e' nuovo davvero e non perche' e' capodanno. il mio nuovo calendario in cui tu non ci sei. quando svanira' tutta questa amarezza?

giovedì 10 dicembre 2009

x

volli, fortissimamente volli.

ed eccolo, un nuovo regalo dalla vita.
che cosa provero' stavolta?

e come sopravvivero'?

sono un animale curioso e tu l'espressione dell'universo. fottuta.

ceppe per me e per tutte le paratie stagne del mio sentire, si sono gia' impregnate.
non fuggo e nemmeno ne ho voglia.
non mi sforzo a pensarti.
non mi pesa niente di te.
e' una cazzo di maledizione questo sentimento?
io non mi fido perche' so che ho fallito sempre.

il contrappasso giulia, mi ripeto,
ma non serve perche' le mie ultime difese gia' barcollano.

non voglio difendermi, voglio espormi e ferirmi e morire se necessario.

fottuta.




4

la follia mi attraversa leggera, insieme alla stanchezza.
ma dormire non paga abbastanza quello che manca.

perche' noi non ci siamo salvati, noi ci siamo incontrati.

capire la radice dell'amore e' una cosa fuori dalla mia portata sai,
il mio cervello pieno di colori, forme e passioni e' una finzione.
il gelo regnava.
e' stato un lungo inverno e ti chiederei di andartene per tornare sicura alla mia grotta,
ma aspettavo in realta' di trovare il coraggio di uscire, perche' quella tranquillita' di me
non mi ha mai nutrita come speravo.
chi sei non lo so.
arrivare fino a qui per incontrarti e' stato un giusto prezzo.
arrivare cosi', spezzata e stanca, incredula e indurita, solo per essere presa a schiaffi dalla realta'.

perche' la realta' supera sempre la fantasia e io mi chiedo da quattro mesi se sto immaginando tutto. se e' solo il contrappasso che si mostra piu' dolce, per poi colpire piu' a fondo.
se pure avessi ragione, e in cuor mio tremo al pensiero, niente adesso avrebbe piu' lo stesso colore quindi ormai sono affogata.
nel tuo cuore di piume, veloce come se fossero due.

che vita hai? tutti i momenti li vorrei per me.


l'amore e' solo un gioco casuale di contrarieta' e anfratti che si colmano fino a corrodersi.
questo credevo.
ora vedo solo il dolore che non posso avere, la paura che non posso affrontare.

mi hai donato l'intensita' delle immagini. hai fatto abbastanza e non hai fatto nulla.
il gioco che non e' mai stato mi culla come le tue braccia se le incontro liete
e tu che mi guardi come se fossi bambina e infinita a volte, tu lo ascolti il tuo cuore veloce,
veloce come il piede di achille, suo fregio e maledizione?

tu che sorridi e non piangi mai.

sono arrabbiata e brilla con il mondo e vorrei essere il mondo, vorrei essere moneta di scambio.
non lo sono.

le ore di veglia prolungata mi rendono lucida piu' del dovuto o forse solo piu' surreale.
anche piu' cattiva. tachicardia e sogni infetti.

mi piaci.







sabato 14 novembre 2009

quasi infinito

ho appena rivisto un film molto bello.
the eternal sunshine of the spotless mind.
non vorrei mai che mi cancellassero i ricordi delle persone che ho amato,
anche se ora amo con piu' remore proprio perche' ho fallito. perche' io ho fallito.
pero', c'e' da dire, che se non avessi avuto questo mio percorso, non sarei dove sono ora e non sono convinta che sarebbe meglio. c'e' sempre stato qualcosa di molto ottimista dentro di me e anche se con il passare degli anni si fa sempre un po' piu' fievole, esiste e perdura.
pero' un po' e' come se avessi dimenticato molte cose, che in verita' vengono fuori solo quando si ripresentano e sai, solo in quel momento, di avere avuto la fortuna o la sfortuna di averle gia' vissute. ci sono cose che non cambiano del nostro modo di amare, altre crescono, altre ancora nascono solo in relazione con una persona specifica, come se ognuno di noi avesse diverse fioriture, diversi emisferi da poter mettere in luce, o meglio, che diversi soli possono illuminare.
non si puo' sapere quale sia il piu' fertile di tutti, perche' illuminati sono tutti piacevolmente coerenti con la vita, con quel frammento che si sta frastagliando in minuti ore, giorni, mesi e forse anni. anni con. e poi forse anni senza. che tornano anni con e riducono gli anni senza a piccoli segmenti di quella che e' l'unica chiave di lettura per sbirciare l'infinito.
parlo di quello che credo sia l'amore.
io amo per estensione. tanto piu' e' infinito l'orizzonte che mi si dipana davanti, tanto piu' il mio essere puo' occuparlo e stiracchiarsi, coccolato dalla luce di un sentimento forse momentaneo, ma infinito al contempo.
perche' e' tutto in un solo momento.

sabato 7 novembre 2009

(...)

un giorno ti consegnero' le mie parole, ora sono congelate nell'inverno di me.

non capisci, questo mi dico spesso, sempre.
un tuo sguardo si contrae e vedo che il tempo e' giovane dietro di noi.
ho i brividi, dovresti abbracciarmi piu' forte.
quanti millimetri possiamo ancora avvicinarci? eppure e' in quello spazio d'aria e umori che le mie parole si fermano. non parlo piu'.
come si racconta l'orizzonte?
potrei stendere le braccia e sorridere.
ho gli occhi stanchi, potresti cullarmi ancora.
non so quanti muri alzeremo tra noi, so che anche senza parole cerchero' di abbatterli.
so pure che sono dannatamente fallimentare.

tu, dammi una possibilita'.

venerdì 16 ottobre 2009

la bussola fiorita

noi avremo comunque una vita intera.
a te non manchera' nulla, morirai vecchio e sereno, perche' io ho il dono del tempo.

sbruffona e innamorata.
maldestra e infatti mancina. fallimentare.
pero' vorrei davvero strappare il tempo a morsi da me e regalarlo a te, ancora caldo e sanguinante.
non riesco a chiedermi il perche'.
come quei buffi cavalieri che combattono le foreste di rovi,
prodi e senza macchia, arranco per raggiungere la torre.
per sperare che in quella torre ci sia lei.
l'amata speranza.
e tu, amata speranza, piangi senza lacrime.

con queste piccole mani, pur abili e esperte in mille fili,
vorrei tessere giorni lunghi e felici solo per te.
anche senza di me ti lascerei, vestito dell'infinito,
finalmente libero dalle vesti lacerate dal tuo dolore.
lascia che io sia penelope, finiro' il lenzuolo, lo faro' bianco e lunghissimo.

davvero, questa volta, vorrei che i miei incantesimi funzionassero.
almeno per salire la torre. per toccarti di piu'.
vorrei avere una bussola che mi guidi a te attraverso un sentiero,
e vorrei essere capace di farlo fiorire, come in quel gioco che mi hai mostrato.
solo per colorarti dentro. sono brava a colorare.

ma se mi guardo lo so che io non sono quell'eroe, perche' l'eroe sei tu.
se fossi piu' bella, piu' umana o solo piu' forte forse potrei fare di piu'.

sei una persona importante per me e io non odio niente di te,
staro' in un posto qualsiasi intorno a te
e sorridero' coi miei denti buoni
e piangero' le mie lacrime di speranza, le mie lacrime migliori.

e poi ti faro' una maglietta come quella che hai sul buddy poke,
e poi pure una camicia di seta anche se non la indosserai, perche' non porti camicie.

potrebbe essere fino a domani, ma avra' il respiro delle cose che durano tanto, ce l'ha gia'.
lo so che avevo detto che me ne sarei andata, ma ho cambiato idea, o l'idea ha cambiato me.
e solo per questo meriteresti mille arcobaleni e piramidine senza senso.

questo posso farlo, le piramidine intendo.








lunedì 21 settembre 2009

six hours

perche' e' tempo speso bene il tempo con te.
solo questo importa.

sabato 19 settembre 2009

ashtray heart

e non credere che non pensi piu' a come stai.
non crederlo mai, perche' sarebbe una bugia.
non credere che non mi sfinisca col pensiero dei giorni andati, non e' ancora cosi'.
e se mi guardo intorno, tutto parla del fallimento, della perdita, del bello che c'e' stato.
ashtray heart.
si posa la cenere sul tuo cuore?
troppo poco il tempo, troppo intenso il ricordo. a volte mi sembra di affogare nella paura.
nella paura di essere definitivamente rotta. eppure tu mi hai curato.
non avro' mai il perdono, io rimarro' cosi' e tu perche' ti sei illuso?
perche' hai sperato?
non ci saranno piu' quei momenti eppure ogni tanto qualcuno torna violento in un gesto, una parola, una canzone intonata male. una canzone scaduta.
quando succede tutto perde speranza e significato, come in un vuoto d'aria soffoco.
io soffoco.
ho incontrato una persona, un'altra di cui non saro' mai all'altezza.
pane a chi non ha i denti.



domenica 6 settembre 2009

potrei dire che tutto mi succede troppo in fretta.
ma chi capirebbe lo sfasamento che mi attraversa e chi capirebbe il sonno mancato di continuo?
troppe ore in un giorno solo, troppi giorni a volte.
settembre, c

mercoledì 26 agosto 2009

la fiaba del buoncosiglio

i racconti di vita, le impressioni.
vorrei solo aver detto meno, aver protetto di piu' la mia intimita'.
si avvicina l'autunno, con esso la mia voglia di partire, ritorna settembre.
se penso allo scorso settembre mi viene il vomito. odio vomitare.

un blog nuovo per non rompere l'ennesima promessa.
perche' volevo essere una donna di parola, avrei voluto esserlo.
ora che la mia credibilita' e' frantumata, sempre e solo grazie a me,
mi ritrovo a discutere sulla mia percezione di realta'. su quello che racconto o meno a me stessa.
io smettero' di parlare, un po' l'ho gia' fatto.
non ho piu' voglia di ascoltare le congetture che gli altri possono permettersi su di me.
almeno per un po'.
ho soltanto voglia di baciare il tuo sorriso. quello che provo non e' un racconto.