giovedì 10 dicembre 2009

4

la follia mi attraversa leggera, insieme alla stanchezza.
ma dormire non paga abbastanza quello che manca.

perche' noi non ci siamo salvati, noi ci siamo incontrati.

capire la radice dell'amore e' una cosa fuori dalla mia portata sai,
il mio cervello pieno di colori, forme e passioni e' una finzione.
il gelo regnava.
e' stato un lungo inverno e ti chiederei di andartene per tornare sicura alla mia grotta,
ma aspettavo in realta' di trovare il coraggio di uscire, perche' quella tranquillita' di me
non mi ha mai nutrita come speravo.
chi sei non lo so.
arrivare fino a qui per incontrarti e' stato un giusto prezzo.
arrivare cosi', spezzata e stanca, incredula e indurita, solo per essere presa a schiaffi dalla realta'.

perche' la realta' supera sempre la fantasia e io mi chiedo da quattro mesi se sto immaginando tutto. se e' solo il contrappasso che si mostra piu' dolce, per poi colpire piu' a fondo.
se pure avessi ragione, e in cuor mio tremo al pensiero, niente adesso avrebbe piu' lo stesso colore quindi ormai sono affogata.
nel tuo cuore di piume, veloce come se fossero due.

che vita hai? tutti i momenti li vorrei per me.


l'amore e' solo un gioco casuale di contrarieta' e anfratti che si colmano fino a corrodersi.
questo credevo.
ora vedo solo il dolore che non posso avere, la paura che non posso affrontare.

mi hai donato l'intensita' delle immagini. hai fatto abbastanza e non hai fatto nulla.
il gioco che non e' mai stato mi culla come le tue braccia se le incontro liete
e tu che mi guardi come se fossi bambina e infinita a volte, tu lo ascolti il tuo cuore veloce,
veloce come il piede di achille, suo fregio e maledizione?

tu che sorridi e non piangi mai.

sono arrabbiata e brilla con il mondo e vorrei essere il mondo, vorrei essere moneta di scambio.
non lo sono.

le ore di veglia prolungata mi rendono lucida piu' del dovuto o forse solo piu' surreale.
anche piu' cattiva. tachicardia e sogni infetti.

mi piaci.







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