giovedì 2 settembre 2010

a che serve tutta questa distanza?
se poi svanisce in un soffio di birra...
e poi e' peggio perche' mi dici che sono bella.

la tua sofferenza che si acuisce e la mia indecenza.
le parole degli altri, che non valgono nulla.
la mia vigliaccheria nel fare di questo un discorso portante.
gli errori.
il sesso.
i tuoi sorrisi che mi stregano.
il foglio che resta bianco e non so come fare.
non parlarne mai.
bere.
fumare.
rosa che soffre.
alessia pure.
e sissi e papa' che per fortuna si danno la mano, di nuovo.
paolo.
fabrizio.
io.


peggio di un cane,
peggio di una conoscenza vaga
parlarti e aspettare immensi minuti tra un articolo e una vignetta,
che me lo racconto a fare...io non ci sono nella tua vita.





venerdì 25 giugno 2010

post fata resurgo

e' da un po che non scrivo.
un periodo strano intenso vorticoso e a volte sfiaccante.

l'altra domenica ho preso la pioggia.
sono proprio uscita dalla macchina e ho preso la pioggia.
sono andata sulla spiaggia, magnificamente deserta, e ho guardato il mare.
e il rumore della pioggia e delle onde mi ha sommersa. e pure l'acqua della pioggia.
sono andata verso il mare e ho pensato a quel film, "l'ospite d'inverno" con emma thompson.

non sono entrata in mare. o forse non ne sono uscita.

poi l'altra mattina non sapevo se fosse sogno o realta'.
sapevo che era calore. lo so pure adesso.
e il tuo volto che si contrae leggermente.

le tue cicatrici, vorrei che diventassero sorrisi.

pure le mie, invero.

fabrizio e' in slovenjia. ovviamente mi manca.
mi manca la possibilita' di poterlo cercare e trovare facilmente, ma e' giusto cosi'.
fabrizio e' una grossa cicatrice, che fara' sempre un po' male e sempre un po' malinconia.

e' la mia strada vecchia che non porta da nessuna parte, ma che mi rassicura perche' la conosco.






"post fata resurgo"

la conosci questa frase, lo so.

grazie perche' anche se non lo sai mi sai liberando.
riusciro' forse ad involarmi nel mio cielo e un po' sara' pure merito tuo.

ho i capelli fucsia.
il negoziante dell'alimentari, che ora e' un conad, quando ero piccola mi chiamava proprio cosi', fucsia.
e io, non capivo perche', ma forse era solo lungimiranza nel vedere la mia predisposizione verso i colori decisi e sgargianti.

anche se preferisco il rosso.

11 mesi, quasi.
il mio rapporto con il tempo e' ossessivo e orribile, pero' questi mesi sono passati senza che io li contassi dentro di me e quindi anche quantizzarli e' un po' una sorpresa dolce.

non penso che riusciro' ad amarti davvero, sono una donna limitata e strana.
e sono alta.
ora mi sego le gambe e divento shakira (ah ah ah). ceppe per me.


sono un po' brilla, ma non brillante.
questo post fa schifo.
come me.


tu invece non fai schifo. tu sei bello.
anche se non lo credi piu'.
anche se c'hai il vuoto siderale negli occhi a volte.
anche se io non ti sfioro nemmeno.
tu sei bello perche' sei intatto.
anche se non lo sai.
sei una foresta impenetrabile e vergine e io non voglio contaminarti con le mie piccolezze.

voglio esplorarti.











martedì 20 aprile 2010

oppure...

e' inutile.

vorrei essere lei.
quella che ti stringe al cuore, quella che senti vicina piu' di ogni altra.
vorrei essere lei.
vorrei essere lei anche solo giorno,
anche se poi non mi basterebbe piu' essere me;
quella che ti orbita intorno,
quella che non entra davvero nel tuo ecosistema,
ma che, rapita, danza e osserva.
vorrei essere lei.

che sentimenti stupidi, io non saro' mai lei!
perche' il tempo e' passato su di te e ha lasciato tante ferite e poche possibilita'.

ti guardo abbracciarti. forse non lo sai nemmeno.
vorrei sfiorarti il cuore vivo, vorrei che mi guardassi come se potessi darti conforto.

ma non puoi tu e non posso io.

io sono buffa e maldestra.
io mi sono innamorata come una pazza e devi perdonarmi per questo,
perche', vedi, e' un amore avido il mio.

sono buone le tue patate al forno, ti confesso che le mie fanno cagare.

sono triste stasera, perche' quando di allontani arranco, il sorriso si inclina e diventa ghigno,
le risate diventano lamenti e isteria.

sono pazza, lasciami perdere.

oppure...







sabato 27 marzo 2010

oggi scrivo.
e' un periodo ben strano quello che vivo. a volte lontana, a volte vicina,
mi sento rapire dall'oblio, ma non e' come prima.
perche' una nuova forza sta germogliando, sara' la primavera.
ho 25 anni e 5 giorni.

e seppur impotente verso molte cose, so che cerchero' di rialzarmi.
la mia vita non servira' mai principi che non le appartengono.
questo potra' sembrare a molti un limite ed una scusante per non aver colto alcune occasioni,
ma le occasioni sono sempre di duplice natura, le occasioni non esistono.
ci sono solo le scelte e a volte, inebriati dalla sicurezza formale, ci si dimentica di rispettarsi.

io ti amo.
e' proprio questo sentimento che libera in me un fuoco piu' forte,
una propulsione ad essere felice con me stessa.
voglio essere felice e amarti.

voglio costruire la mia vita e sentirmi inclusa nella tua, a non piu' di tre centimetri dal tuo naso.
cosi' vicina vorrei che fosse la nostra distanza media.
so che non e' oggi, ma non ne soffro perche' quello che mi fai vedere tu di me e' un bel regalo.

bello come un braccialetto con tanti cuoricini pendenti.
bello come sapere che stai investendo in me come persona.
bello come te.

vorrei che tu mi proteggessi e al contempo proteggermi, so che questo non sara' mai
interamente vero.
e' come guardare il cielo, non possiedi le stelle, ma l'idea dell'infinito
a cui appartengono ed e' verso quell'infinito che ti protendi.

mi piace quando affondi il volto nel mio abbraccio, vorrei tenerti sempre stretto al cuore.

there is no way to happyness, happyness is the way.

spero tu dorma bene stanotte.


martedì 9 marzo 2010

mercoledì 10 febbraio 2010

stop motion

non credevo che fosse cosi' pericoloso nascondere il dolore.
e invece si'.
guardarmi allo specchio e pensare che non sono piu' io,
che questa volta ho preteso troppo da me.
non ho voglia di riprendere. ho solo voglia di lasciarmi spegnere,
tanto niente sara' mai come prima.
forse meglio giulia.
non voglio piu' illudermi.
finalmente scissa, voglio lasciarmi stare.
e pure questo amore, lo so gia', lo corrodero', lo uccidero'.
come ho ucciso me, la mia mano.

era questo il prezzo?
questa la solitudine?

dovrei andarmene da qui, ma non ne ho voglia.

non sono sicura di voler trovare la forza.
e' questa la verita'?
o e' solo un modo per credere
e far credere che io possa ancora avere un qualche potere decisionale?

tutta questa felicita' dorata che a volte mi sfiora, quasi mi investe, non e' mia.

a volte penso di essermi innamorata solo perche' non ho piu' passione per quello che faccio.
perche' quella parte di me e' morta.

sarebbe un gran bel contrappasso.

innamorata, finalmente
ad un prezzo indecente.

voglio i miei colori, voglio le mie forme, voglio la mia forza.
non sono una persona passiva, non lo ero.
ora si'!
ora si'!
l'hai detto pure tu, che prima non mi conoscevi.
se solo m'avessi conosciuto un anno fa...quanto mi avresti trovata diversa.
avresti pensato che ero una con tante chances, una persona con un talento.
non come ora, non come oggi.
forse mi avresti persino amata.

vorrei smettere di piangere. vorrei smettere di fumare, pure.

vorrei vomitare fino a cambiarmi,
raschiare il fondo di me e vedere se c'e' rimasto qualcosa.
ma non e' cosi'.
e a chi lo dico? a chi ne parlo? chi capirebbe?

io nemmeno lo capisco.

non lo so.
















martedì 2 febbraio 2010

ossessione

ossessione.
invidia.
partita persa.
vorrei incontrarti e guardarti.
tu, stupida.
tu, immaginaria e per questo piu' bella.
tu, fortunata e distratta.

non dovrei provare queste cose, lo so.

venerdì 1 gennaio 2010

ballata di mezzanotte

lasciatemi cantare.
vi cantero' le meraviglie del mondo e lei miei amori.

lasciatemi amare fino ad avere pieni i polmoni,
pieni di quel polline giallo sole che acceca la vista.

e poi lasciatemi piangere gli errori, le giornate perse e le scelte fatte,
perche' io vi proteggero' per sempre.

non dubitate del mio scudo d'amianto, uccidera' solo me,
quando eroso mi invadera' voi sarete al sicuro,
felici d'esservi incontrate.

e non dubitate del mio amore. mai.